Nessuno tocchi Caino...

09.12.2017

Medinforma

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Autorizzazione del Tribunale di Monza n 501 del 31/01/1985. Direttore responsabile: Corrado Marelli. Editore: Brianza Domani - Libera Associazione Culturale e di Iniziative Sociali

I vandalismi sono all'ordine del giorno. Perché lo fanno?

Posted By: Corrado Marelli 5 dicembre 2017

Sintesi della notizia (da l'altra stampa)
Nell'area verde di via Tre Venezie curata dai volontari dell'associazione quartiere Polo qualche giorno fa hanno asportato piante, fiori e addirittura un'anfora. Al posto delle piante invernali posizionate dai cittadini sono apparsi buchi desolanti.
«Evidentemente - afferma Vittorina Olivi, referente dell'associazione di quartiere - c'è qualcuno che si diverte a portarci via le piante, dato che si sono verificati parecchi furti negli ultimi tempi. Abbiamo sistemato le aiuole, piantato fiori ed essenze per abbellire, ci impegniamo a tenere pulito, raccogliendo erbacce e rifiuti perché ci teniamo a rendere più vivibile la zona». Ma gli incivili non si fermano di fronte al loro impegno e alla loro buona volontà. «E' da qualche mese che l'area viene presa di mira, prima ci hanno sottratto i garofani, poi alcune piante, tra cui l'agave. E adesso sono sparite altre sei piante invernali. Per non parlare dei padroni dei cani, che portano i loro animali a fare i bisogni proprio sopra il giardinetto, rovinando quello che abbiamo piantato. Al di là del danno, ci dispiace proprio per il gesto». Olivi comunque non si lascia scoraggiare: «Noi continueremo a darci da fare per tenere più bella la zona, anzi, vorremmo anche fare di più. Abbiamo in mente tanti progetti».
In piazza Cavour hanno preso di mira il Babbo Natale posizionato all'ingresso del parco. Rina Del Pero, per contribuire a far respirare in città la magica atmosfera natalizia, ha posizionato un addobbo davanti all'ingresso dell'area verde. Ma i vandali nel giro di un quarto d'ora lo hanno devastato.
I vandali sono entrati in azione subito dopo aver visto la sagoma della tipica figura natalizia: dopo averla danneggiata si sono dileguati.
L'anno scorso ignoti avevano distrutto il presepe che la referente del «Circolo XX Settembre» aveva posizionato davanti al chiesino del Redentore di via Parini.
E anche in quell'occasione i furfanti avevano agito poco dopo l'allestimento. Ma Del Pero non si perde d'animo: «Non mi fermo di certo davanti a questi gesti di inciviltà, continuerò a fare del mio meglio per rendere più bella Meda».
Monica Gregis (Giornale di Seregno, martedì 5 dicembre 2017, pag. 23)
La nostra opinione. Non serve a nulla dire che la mamma dei cretini è sempre incinta e non si possono certo posizionare telecamere di controllo ad ogni angolo di via. Compatimento, derisione e controllo quindi non bastano. E la repressione (di chi?) non funziona. E' chiaro allora che occorre adottare una diversa strategia se si vuole che (in futuro, perchè chi oggi è abituato male difficilmente si raddrizzerà) questi gesti si riducano. Pensiamo che i rimedi siano l'educazione (non prediche, ma buon esempio), rispetto, partecipazione, solidarietà e inclusione che devono crescere assieme alla riprovazione sociale per tutto ciò che danneggia gli altri, l'ambiente e la convivenza civile.

Intervento:

Associacao Solidaria- ASO  (8 dicembre 2017 at 16:01) - Affiliato al P.d.P.

"Nessuno tocchi Caino", ma Abele dice basta!
1) Cominciamo a dire che per quella percentuale di Caino che la Natura ci dà, poco si può fare per raddrizzarli; però una Giustizia (Politica: Parlamento, Esecutivo; e Burocratica: Magistratura) che funzionasse senza Ideologia ce li potrebbe togliere di torno per un tre quarti della loro esistenza.
2) Per quelli che ci marciano contando sul fatto che non subiranno nessuna pena o comunque super sconti, è l'ora di cominciare a legiferare severamente, soprattutto per i minori di 18 anni, rispristinando ad hoc gli Istituti di Rieducazione dove ci dovrebbero finire tutti quei giovinastri (che la maggior parte dei genitori non conosce) che alzandosi al mattino e decidendo di "passare una giornata diversa dal solito" (questo dicono quando vengono fermati dalla FF.OO.), commettono vandalismi, picchiano coetanei, insultano, imbrattano muri e vetri dei portoni dei condomini e si dilettano a compiere gesti da Rambo creando allarme sociale, applicando loro la restrizione della libertà da 30 a 365 giorni, privandoli di qualsiasi comfort contemporaneo (compreso cellulare e internet), sveglia alle 06.00 e vita alla pari di quella che si fa nelle Accademie militari di terra e di mare.
3) Infime è giunta l'ora di ridisciplinare l'Istituto della Famiglia, sia quello tradizionale che quello moderno cioè di fatto: fare il genitore è un mestiere e come tale occorre capacitarsi / istruirsi. Per crearli, i figli, non occorre intellettualità (credo che su questo non ci siano dubbi). In Brasile abbiamo madri a 12 anni. Un vero crimine! Questo, grazie anche alla C.C.A.R.; per crescerli, sì (la cronaca nera ci illustra quotidianamente su questo). Una Nazione che si rispetti, non può affidare il suo progresso e futuro alla carlona o meglio allo stato brado!
M. Guerrasio, Operador internacional BR / IT
Defesa Direitos Sociais

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